sabato 1 dicembre 2012

La collina dei conigli

Ben ritrovate carissime,
abbiamo appena terminato, o stiamo per terminare la lettura de "La collina dei conigli" di Richard Adams: vi è piaciuto? cosa ne pensate? E' stato scritto nel 1972 ma io lo trovo ancora terribilmente attuale.
Avete visto anche il film di animazione diretto da Martin Rosen del 1978? Io ancora non l'ho visto ma la mia piccola nipotina (aquisita) ha detto "è molto bello!!!".

Trama tratta da Wikipedia:

Nella conigliera di Sandleford, Quintilio, un coniglio giovane e minuto, ha una terribile visione che preannuncia l'imminente distruzione della loro casa.
Quintilio e suo fratello maggiore Moscardo non riescono a convincere il coniglio capo che è necessario fuggire; i due, allora, decidono di partire, insieme ad alcuni compagni, tra gli altri Parruccone e Argento (due robusti ufficiali che hanno lasciato l'Ausla, la casta militare della conigliera), Mirtillo (un coniglio ingegnoso e intelligente) e Dente di Leone (velocissimo nella corsa e abile narratore).
Moscardo assume la guida del gruppo e si avvia attraverso un territorio sconosciuto, mostrando coraggio ed equilibrio. I fuggiaschi incontrano Primula Gialla, un coniglio dai modi curiosi, il quale chiede a Quintilio e gli altri di unirsi alla sua conigliera.
Nella conigliera di Primula il cibo è abbondante e in apparenza non vi sono predatori, ma presto Quintilio e gli altri scoprono che i dintorni sono pieni di trappole piazzate da un agricoltore. Parruccone si salva a stento da una di esse e i conigli, sconvolti e spaventati dalla situazione ripartono.
I conigli raggiungono la sommità della collina di Watership, sorta di terra promessa delle visioni di Quintilio, e vi si stabiliscono.
Qui vengono raggiunti da due conigli di Sandleford, Pungitopo e Campanula, che raccontano come la conigliera d'origine sia stata distrutta dagli uomini, confermando lo spirito profetico di Quintilio.
Sul colle i conigli incontrano un gabbiano ferito di nome Kehaar e riescono a diventare loro amici. Finalmente insediati, i conigli si accorgono però che la nuova conigliera è destinata a estinguersi, visto che tra loro non vi sono femmine; con l'aiuto di Kehaar, scoprono un'altra grande conigliera a una certa distanza, chiamata Èfrafa, e decidono di organizzare una missione per convincere alcune femmine ad aggregarsi alla propria. Nonostante il carattere della missione fosse pacifico, la delegazione portavoce viene accolta in malomodo e loro malgrado resi prigionieri, come scopriranno essere tutti i conigli residenti, fino a quando, grazie ad astuzie e coraggio, riescono a fuggire per la via del ritorno. I rimanenti, sebbene ignari ancora circa l'esito della spedizione, hanno nel frattempo la malaugurata idea di effettuare un'incursione alla vicina fattoria del Noceto per liberare alcune coniglie domestiche. L'incursione riesce, ma Moscardo viene ferito gravemente e disperso, e si salva soltanto grazie alle doti di Quintilio.
Nonostante l'incursione alla fattoria, nel gruppo vi sono solo due femmine e Moscardo progetta un piano per tornare ad Èfrafa più organizzati al fine di liberarne altre con l'astuzia. Parruccone dovrà infiltrarsi a Èfrafa, contattare alcune femmine scontente e farle uscire sfuggendo alla sorveglianza del Generale Vulneraria e della sua Ausla.
I conigli intraprendono la pericolosa spedizione e, dopo un avvincente viaggio, insieme alle femmine liberate da Efrafa, riescono a tornare sul colle Watership.
Ma una pattuglia efrafana li ha seguiti, e presto Vulneraria (il capo dei conigli di Èfrafa) organizza una spedizione contro Watership. Gli efrafani, forti e numerosi, attaccano la conigliera e la sua sorte sembra segnata; ma Parruccone resiste tenacemente all'assalto di Vulneraria, e Moscardo salva la conigliera con l'astuzia, aizzando il cane della fattoria contro il generale Vulneraria e la sua Ausla che vengono dispersi e sconfitti.

Ci ritroviamo quì sotto a commentare questa lettura, sono terribilmente curiosa di leggere i vostri pareri.

Il vento gli arruffava la pelliccia e sferzava l'erba, che odorava di timo e di brunella. La solitudine dava un senso di libertà, di euforia. Il cielo era così vicino e il resto così distante, che ne furono inebriati e si misero a saltellare nel tramonto. «Oh Frits delle colline,» esclamò Dente di Leone «questa l'hai creata apposta per noi!» (cap. 18, Il colle Watership)

Ci prepariamo ora alla lettura di "Ritratto di Signora", ma coincidendo con le festività natalizie ci risentiamo per il commento nei primi giorni di gennaio, al massimo dopo l'epifania, ma non dimenticate di preparare anche "La Casa degli Spiriti" di Isabel Allende, lettura ufficiale di Gennaio. Poi se sarete d'accordo potremmo apportare anche alcune modifiche nel calendario letture.
A presto, buona lettura,
Erica



7 commenti:

  1. Io l'ho abbandonato dopo 13 capitoli, non è proprio riuscito a destare il mio interesse.

    RispondiElimina
  2. Ciao a tutte! A me, invece, è piaciuto molto!
    Ripropongo qui (leggermente riadattato) ciò che ho scritto ieri sul mio blog per recensire questo libro:

    Confesso la mia ignoranza: prima che la scorsa estate venisse indetto il sondaggio per scegliere i libri per l'autunno del Gruppo di Lettura io davvero non avevo mai sentito parlare di questo romanzo.

    Adesso che l'ho letto devo dire che lo consiglierei senz'altro. Ai ragazzi, innanzitutto, ma anche ai grandi, perchè questa storia ambientata nel regno animale ha uno stile e uno spessore che sicuramente può regalare momenti appassionanti anche a noi adulti.

    I conigli protagonisti del libro hanno di buono di non essere antropomorfi, cioè non hanno i vestiti e non vivono in casette con i mobili e gli elettrodomestici (come invece accade spesso nei fumetti o nei cartoni animati). Sono conigli in tutto e per tutto, proprio come quelli che noi conosciamo nella realtà, sebbene poi leggendo delle pagine può accadere quasi di dimenticarsi che si tratta di conigli e non di persone, specie visto i dialoghi così ben articolati.

    Dico "hanno di buono" perchè credo che l'umanizzazione degli animali non sempre porti dei benefici in termini letterari, come se si perdesse un'occasione per cercare di far vedere le cose del mondo dal punto di vista degli animali in quanto tali, appunto.

    Ogni coniglio ha la sua personalità, che ben si distingue da quella degli altri: Adams riesce a caratterizzare bene i personaggi, dall'intelligente al coraggioso, al timoroso, al lungimirante, allo scherzoso...fino a colui che è deputato a fare il capo, per le sue qualità di organizzatore, per la sua capacità di dare sicurezza ed essere di sprone per gli altri.

    Il senso della comunità, di quanto valga l'essere uniti e il fidarsi l'uno dell'altro, senza prevaricazioni e ingiustizie, pervade il romanzo.

    Una cosa carina nata dalla fantasia dell'autore è il fatto che i conigli parlano una loro lingua, il lapino.

    Insomma, a me il libro è piaciuto. E mi sembrava proprio di vederli davanti agli occhi Moscardo, Quintilio, Parruccone, Kaisentlaia e tutti gli altri.

    E vi dirò che mi sono fatta un sacco di risate con il gabbiano Kehaar, il quale si esprime in una lingua non ben definita...che ricorda vagamente il tedesco parlato da chi vuole fare la caricatura di un tedesco...non so se mi sono spiegata :-) e che, quando dice che tornerà a far visita ai suoi amici conigli, aggiunge che spera di trovare tanti piccoli "Parrucchini" alludendo ai futuri figli di Parruccone :D

    Vedrò di reperire al più presto anche il film di animazione, desidero proprio vederlo.

    Alla prossima, ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che "adulti" sono i temi trattati: la libertà, la ricerca di una terra promessa, la vita di comunità, il sacrificio, il comando come servizio, la tirannia...Il mondo visto dagli occhi di un coniglio è tremendo, crudele e Adams dimostra come anche i più piccoli e deboli siano in grado di realizzare grandi cose.

      Elimina
  3. Da un punto di vista letterario, credo, non è un capolavoro, sarà la prosa un po’ troppo fiorita. Ma la storia mi ha riconquistato subito. Ho capito che la grande intuizione di Adams è stata proprio nella cosa più evidente: scegliere dei conigli come protagonisti. Essendo animali inermi, nel gradino più basoi della catena alimentare, devono tirare fuori doti di intelligenza, coraggio ed essere intraprendenti doti che non fanno parte del loro corredo genetico di erbivori. Devono diventare delle figure mitologiche, come Achille, Ulisse ed Ettore per riuscire a imporsi e a sopravvivere nel Wild. E in questo sforzo vi è un messaggio importante: la volontà degli ultimi può creare le condizioni per una società non fondata sul sopruso e su regole naturali, scontate.
    C’è un sentimento "utopistico e rivoluzionario, che permea tutta la storia e che la rende avvincente e inaspettata".

    RispondiElimina
  4. Ciao!
    anche a me è piaciuto molto. Sarà perchè mi piacciono molto gli animali e me li vedevo nel bosco e nelle tane oppure per i nomi ultra simpatici, alla fine del libro mi è dispiaciuto lasciarli. Questi conigli hanno animalità e non solo nella fantasia di Adams, penso che gli animali hanno animalità e troppo spesso agli uomini non interessa.
    Questo libro ha ispirato canzoni e altro, c'è un sito con il nome proprio lacollinadeiconigli.net che appartiene ad un'associazione che si occupa di riabilitazione e adozione di conigli e forse qui possiamo ritrovare Moscaro, Quintillo, Parruccone e tutti gli altri.
    Sono molto contenta di aver letto questo libro !
    Grazie e alla prossima lettura...

    Ciao
    teresa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come non essere d'accordo con il tuo commento? Proprio la semplice "animalità" da coniglio, differente dall'accezione che le si "appioppa", ti avvince e ti fa capire a fondo il messaggio di solidarietà dell'autore: siamo o non siamo quasi a Natale?

      Elimina
  5. Buongiorno carissime, io non sono ancora pronta per il commento perchè lo terminerò in questi giorni, ma nel frattempo vi invito a visitare il mio blog dove per festeggiare il compleanno ed il Natale c'è un magico Blog Candy in tema letterario che vi aspetta!

    http://bryceshouse-eri.blogspot.it/2012/12/buon-compleanno-bryces-house.html?spref=fb

    RispondiElimina


Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

assegnato dal gruppo "Quelle che il Tombolo" e da "La Libreria di Nicky"

ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"